Da qualche anno a questa parte hanno preso piede nel web molti social network. Di per se questo termine indica una piazza virtuale nella quale le persone comuni si incontrano per scambiare due chiacchere, fare una passeggiata, condividere stati d’animo, aiutare chi è in difficoltà e molto altro.
Per fare questo la prima cosa da avere è un “amico” cioè quella persona a te vicina, tuo conoscente con il quale parlare, avere e dare consigli ecc… L’avvento dei social network ha sicuramente modificato il rapporto umano tra “due amici” aggiungendo alla classica forma dell’amicizia reale il concetto dell’amicizia virtuale.
Cos’è l’amicizia virtuale? E’ forse un tipo di amicizia che permette di calpestare la dignità altrui perchè in fondo non la si conosce nel reale? E’ forse un tipo di amicizia particolare che esenta da tutto quello che c’è tra due buoni amici? E’ forse una forma di “autoconvincimento” che non si è soli e si hanno degli amici? E’ forse il modo con cui si definisce un amico tale perchè in fondo non lo sentirò mai o non lo vedrò mai per cui glielo concedo?
La cosa sicura è che abusare di questo tipo di strana “amicizia” porta all’assuefazione della nostra ricerca di amici veri in carne ed ossa anche se dietro ad un pc. In alcuni social network e in uno in particolare, Facebook, ci sono persone che hanno 3000 cosiddetti “amici” e sappiamo tutti che non puoi avere così tanti amici perchè non riusciresti neanche a seguirli. Ma allora perchè chiamare “amico” qualcosa che non lo è veramente? Perchè chiamare “amico” un semplice contatto?
Credo che come tutte le assuefazioni da tecnologia anche questo aspetto debba essere razionalizzato dando il suo nome alle cose reali. In questo caso credo che non vi sia nessuna offesa nel chiamare “contatto” una pesona virtuale che magari più avanti può diventare amico ma che in fondo neppure lo si conosce fino a quel momento.